I cantieri edili sono stati i protagonisti dell’economia di questo difficile 2022. Nonostante l’instabilità al Governo, sono state prorogate le misure detrattive sui lavori pubblici e privati, con Bonus e Superbonus disponibili fino al 2025.
In concreto, queste manovre hanno ridato ossigeno alle attività economiche, incentivando anche la via verso la transizione ecologica e la transizione energetica.
Un cantiere deve tutelare gli operai e la qualità dell’opera
Nel frattempo, sono stante anche rafforzate le misure antitruffa. L’ultimo bollettino aggiornato dalla Guardia di Finanza e da Agenzia delle Entrate ha stimato in ben 5,64 miliardi di euro le truffe accertate sul sistema dei bonus edilizi.
Molti operai sono stati inseriti nei cantieri senza contratto o con poche tutele, pur di dare la caccia al Bonus edilizio e beneficiare di sconti e vantaggi. Con conseguenze sulla qualità dei lavori e sull’incolumità del lavoratore.
Ad esempio, per ottenere il Superbonus per case unifamiliari, con lo sconto sulle tasse e sull’Irpef, occorreranno più documenti, comprese le fotografie e i video dei cantieri e dello stato dei lavori. Una decisione che ha suscitato non poche perplessità.
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A prescindere da queste regole più restrittive, un cantiere deve sempre garantire in primis la tutela dei lavoratori che vi operano all’interno.
Da un cantiere dipende anche la qualità di una costruzione, un’opera edilizia, la tenuta di un edificio.
Come deve essere un cantiere edile
Il Sole 24 Ore è andato nel “backstage” di un cantiere, per vedere come si anima dietro le quinte, e come si deve lavorare. In compagnia della giornalista c’era l’esperto Paolo Triaca, ingegnere e fondatore in Lombardia dello Studio TEC Engineering.
Non basta un buon progetto per realizzare un buon edificio. Dopo la visita sui ponti, dove abilmente si muovono gli operai, appare chiaro che la qualità del risultato finale dipende molto dalla fase di cantiere. Vale per il residenziale, come per qualsiasi immobile terziario, uso produttivo, ricettivo o collettivo-commerciale.
“Partiamo da quello che è l’elemento fondamentale e troppo spesso trascurato, cioè la sicurezza – ha osservato Triaca -. Che si tratti di un alloggio o di un fabbricato più complesso, bisogna sempre controllare che siano rispettate le norme per non correre rischi. La qualità non può prescindere da questo aspetto. Oltretutto, in caso di infortuni, il committente dei lavori è responsabile, anche se spesso non sa di esserlo”.
Nella sostanza, invece, i tempi sono importanti, ma modificare o invertire alcuni passaggi di cantiere può portare all’insorgere di problemi che determinano ingenti sovraccosti. Alla fine, invece di risparmiare tempo, si compromette solo il risultato.
La sicurezza degli operai in cantiere: la legge
Le norme italiane individuano la figura del responsabile dei lavori in un cantiere. Il coordinatore della sicurezza nei cantieri temporanei o mobili è la figura incaricata dal committente o dal responsabile dei lavori per garantire il coordinamento tra le varie imprese impegnate nei lavori, ai fini di ridurre i rischi sul lavoro.
La legge italiana impone anche delle regole di sicurezza per i lavoratori. Potremmo sintetizzarla in 10 punti, anche se sono molto più complesse.
Di base, quando si sosta su un cantiere per lavorare, bisogna che tutto sia a norma:
Il tesserino identificativo dell’operaio (non deve mai mancare).
La protezione individuale (indispensabile).
Non bisogna sostare sotto carichi sospesi.
Occorre utilizzare apposite scale.
Bisogna mantenere sempre libere tutte le vie di transito.
Mai transitare con mezzi pesanti lungo i bordi degli scavi.
Non bisogna sostare nel raggio di azione di macchine in movimento.
È obbligatorio delimitare tutte le aree di lavoro per evitare l’ingresso di persone esterne ai cantieri.
Rispettare sempre le istruzioni delle attrezzature di lavoro.
Segnalare al capocantiere, se le protezioni sono danneggiate o inutilizzabili.
Quando la macchina operativa si inceppa e accade qualcosa di non previsto, i tempi e le scadenze di consegna dei lavori si allungano, con inevitabile sovrapprezzo finale.
Questo nei cantieri pubblici italiani accade molto spesso, con enormi costi per i cittadini.
Gli incidenti sui cantieri edili sono ancora tanti
L’ultimo rapporto INAIL su infortuni e malattie professionali ha censito per questi primi mesi del 2022 un aumento del 30% di incidenti e casi di irregolarità dei cantieri edili.
Sono aumentati anche i contratti pirata per effetto dei Superbonus, con operai impiegati in nero o senza tutele. Nel 2021, nove imprese edili su 10 non erano completamente a norma.
Nei primi 9 mesi del 2021, le denunce all’Inail per infortuni nel comparto delle costruzioni sono state 21.346 contro le 17.891 dello stesso periodo del 2020 (+16,1%).
Le morti sul lavoro sono state 87 contro 73 (+16%). Quasi tutte per cadute da impalcature o durante l’utilizzo di macchinari pesanti. Si tratta in gran parte di ragazzi o anziani senza tutele.
I ritardi dei cantieri edili
Secondo gli addetti ai lavori, quest’anno si registreranno numerosi ritardi dei cantieri edili sia per opere private che, soprattutto, per opere pubbliche.
Questo fenomeno avrà ricadute sulla qualità delle opere e sui costi, soprattutto a causa degli aumenti dei prezzi dei materiali nel settore delle costruzioni e dei rincari dei costi di energia.
Non è in gioco solo la sicurezza dei lavoratori edili. Ma parliamo della sicurezza di edifici pubblici e privati che dovranno essere abitati da persone.
Un tetto sotto il quale vivere e lavorare al sicuro.
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